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Pasqua

Una Pasqua gustosa, un augurio speciale

La Pasqua in Maremma profuma di uova appena lessate, di schiaccia calda e capocollo.

E’ una tradizione antica che ha le sue radici nella ritualità religiosa cristiana, e si perpetua in Maremma senza soluzione di continuità, dalla notte dei tempi.

La mattina della domenica di Pasqua le famiglie si riuniscono. Grandi, piccini e ragazzi ad aspettare, quasi impazienti, la colazione, mentre madri e nonne imbandiscono la tavola con la migliore tovaglia e i fiori freschi di campo.. come se la primavera fosse la guest star dell’evento.

Le uova benedette durante la Messa della notte di Pasqua o al mattino presto, che simboleggiano la rinascita a nuova vita, stanno quasi sempre al centro della tavola. Capita ancora oggi che qualche anziano apra l’uovo con le mani, perché quando è benedetto non si può tagliare con il coltello, ci mette un pizzico di sale, e benedicendo Dio, con quell’uovo, inizia la colazione.

L’agnello, che per i cristiani simboleggia il corpo di Gesù crocefisso e per gli ebrei il passaggio dalla schiavitù alla libertà, in Maremma è frequentemente presente tra le pietanze della colazione, fritto con i carciofi, o cotto in buglione, la zuppa di pane e carne d’agnello con salsa piccante di pomodoro.

Pietanze rituali che benissimo si legano ai cibi tipici della tradizione contadina: il “capicollo” stagionato al punto giusto e la ricotta fresca, che diventa ingrediente anche di una delle mille versioni della buonissima schiaccia salata di Pasqua, o Ciaccia, di colore bruno preparata con acqua, sale, strutto, uova, pepe.

E nel valzer della tradizione culinaria pasquale, la schiaccia dolce di Pasqua è la prima, paffutella ballerina, con la sua lunga lievitazione, i particolari ingredienti e che si impastano con tante, tante uova: perché, quando si ha poco e si consuma molto, allora sì che è festa grande.

Quel sapore di anice della schiaccia, morsa insieme ad un pezzo di uova di cioccolata, mentre fa crac, ci fa tornare tutti, in un istante, bambini. E ci augura, come noi di MaremmaOnline auguriamo a tutti i nostri interlocutori, una felice domenica di Pasqua.

Questo testo è un’opera originale a cura di Elisabetta Tollapi

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